II Rossese Style le prime impressioni

Posted on 7 agosto 2010

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Si è conclusa la seconda edizione del Rossese Style ed incominciano ad essere pubblicati i primi post. Brigitte Leloup, presidente dell’Associazione Sommeliers Europa, mi ha mandato il suo primo Si è conclusa la seconda edizione del Rossese Style ed incominciano ad essere pubblicati i primi post. Brigitte Leloup, presidente dell’Associazione Sommeliers Europa, mi ha mandato il suo primo articolo. Lei non conosceva il rossese ed è stata letteralmente conquistata da questo vitigno. Lei dice letteralmente che l’aveva conosciuto l’anno scorso e quest’anno lo ama !! Dice che è un vitigno di gran classe e di grande potenzialità. L’annata 2009 la trova di un colore rosso rubino con riflessi violacei, senza molta estrazione ma con un’ottima vivacità e brillantezza. Il naso, in generale , ricorda molto i frutti neri freschi: la ciliegia, il pepe nero,garofano,la rosa e l’iris. In bocca si rivela fluida con note evidenti di eaux de vie ( kirsch) per alcuni e per altri note speziate. Si ritrovano poi sapori di frutta leggermente acidula come il ribes che gli conferiscono una discreta freschezza. Il finale non è lungo e si ritrova una certa nota dolce. Lei vede benissimo questo vino con la cucina tipica del posto: ravioli di borragine e perchè no anche con un bel pesce alla griglia: Deve essere servito intorno ai 16°.
Dopodiché si è passati all’annata 2008. L’abbiamo ritrovato dopo un anno di evoluzione perfettamente armonico e pronto da bere, un anno più ricco e maturo rispetto al 2009: Il colore è porpora più profondo con dei riflessi granata. Si ritrovano i frutti neri ma questa volta sono più maturi, quasi marmellatosi, ben mischiati insieme all’alcool con sentori sottili che ricordano l’eau de vie alla ciliegia. Si aggiungono note di cacao, caramello, per alcuni di tabacco, tannini presenti che conferiscono al vino una bella struttura. Alcuni hanno avuto un passaggio in legno. Un millesimo di bonheur, ancora nella sua gioventù che è molto promettente per i prossimi 5 anni. Vini a servire con una temperatura superiore ( 18° o 19°) abbinati ad una cucina più strutturata: selvaggina di piuma, carni rosse arrosto, formaggi di capra maturi.
Le sue idee sul 2008 sono state confermate quando si sono assaggiati i 2007 ed un 2006. Parole d’elogio per il vino dell’Azienda Altavia che l’ha letteralmente conquistata.
DES TRES BEAUX VINS!!!!!articolo. Lei non conosceva il rossese ed è stata letteralmente conquistata da questo vitigno. Lei dice letteralmente che l’aveva conosciuto l’anno scorso e quest’anno lo ama !! Dice che è un vitigno di gran classe e di grande potenzialità. L’annata 2009 la trova di un colore rosso rubino con riflessi violacei, senza molta estrazione ma con un’ottima vivacità e brillantezza. Il naso, in generale , ricorda molto i frutti neri freschi: la ciliegia, il pepe nero,garofano,la rosa e l’iris. In bocca si rivela fluida con note evidenti di eaux de vie ( kirsch) per alcuni e per altri note speziate. Si ritrovano poi sapori di frutta leggermente acidula come il ribes che gli conferiscono una discreta freschezza. Il finale non è lungo e si ritrova una certa nota dolce. Lei vede benissimo questo vino con la cucina tipica del posto: ravioli di borragine e perchè no anche con un bel pesce alla griglia: Deve essere servito intorno ai 16°.
Dopodiché si è passati all’annata 2008. L’abbiamo ritrovato dopo un anno di evoluzione perfettamente armonico e pronto da bere, un anno più ricco e maturo rispetto al 2009: Il colore è porpora più profondo con dei riflessi granata. Si ritrovano i frutti neri ma questa volta sono più maturi, quasi marmellatosi, ben mischiati insieme all’alcool con sentori sottili che ricordano l’eau de vie alla ciliegia. Si aggiungono note di cacao, caramello, per alcuni di tabacco, tannini presenti che conferiscono al vino una bella struttura. Alcuni hanno avuto un passaggio in legno. Un millesimo di bonheur, ancora nella sua gioventù che è molto promettente per i prossimi 5 anni. Vini a servire con una temperatura superiore ( 18° o 19°) abbinati ad una cucina più strutturata: selvaggina di piuma, carni rosse arrosto, formaggi di capra maturi.
Le sue idee sul 2008 sono state confermate quando si sono assaggiati i 2007 ed un 2006. Parole d’elogio per il vino dell’Azienda Altavia che l’ha letteralmente conquistata.
DES TRES BEAUX VINS!!!!!