I vini nei migliori ristoranti del mondo: Le Toque a Montreal

Posted on 1 febbraio 2011

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Nel cuore di Montreal, situato al pianterreno di un palazzo moderno , che ospita esclusivamente business center , ecco il Ristorante Toquè, 2 stelle Michelin.

E’ qua che opera lo Chef Normand Laprise, estremo difensore e propagatore dei prodotti tipici, opera. L’ambiente del Ristorante è molto casual e questa semplicità la si ritrova anche nei piatti.

Normand, oltre ad essere un eccellente Chef è anche un appassionato di vini, passione difficile da coltivare in un Paese come il Canada che applica  tasse molto elevate per ciò che riguarda i vini e liquori d’importazione.

La selezione vini del Ristorante e della Brasserie è curata dal sommelier Samuel Chevalier Savaria, vero e proprio appassionato del suo mestiere ed almeno due volte all’anno si reca  in Eurapa per visitare i luoghi storici di produzione, per cercare nuovi vini da importare in Canada e per seguire il proprio vino di nègoce , che è venduto al ristorante, a Saint Roman in Borgogna.

Nella carta dei vini, quelli Europei sono in maggioranza: Ribeira del Duero, Rioja, Barolo, Barbaresco, oltre che i vini francesi che rappresentano circa il 65% della carta totale.

Iniziamo dalla selezione al bicchiere.

Per i bianchi ce ne sono 4: 2 della Borgogna, 1 Chardonnay del Quebec ed un interessante Vermentino della Winery Alta Mesa in Santa Barbara County.

normand leprise

Per quanto riguarda i rossi troviamo 3 francesi  ed un italiano: Barbera Alba Monpiano di Pietro Rinaldi . Per i “bubbles” lo Champagne Henriot al bicchiere insieme ad un Cava spagnolo: 1312 Mestres , che è considerato uno dei migliori Cava in circolazione. Però un “bubble” italiano ci stava bene, magari non un Franciacorta ma un Prosecco penso che ci stava tutto.

Ottima la selezione dei vini bianchi francesi, che oltre ad i soliti noti (  Meo Camuzet, Raveneau, Roulot, Joblot) propone degli ottimi vini dal sud , tra cui spicca l’ottimo Vermentinu Corso del Domaine Alzipratu dell’amico Pierre Acquaviva. Un ottimo Rias Baixas “Seleccion de AnadaPazo de Senorans prodotto con quella splendida uva che è l’Albarino. Per quanto riguarda gli italiani troviamo: Fiano Avellino di Benito Ferrara,   Friulano di Borgo San Daniele,  Quintarelli e Felluga. Tra i rossi italiani ricordiamo il Verduno Pelaverga dei Flli. Alessandria ( vino che è già difficile trovare in Italia e dunque mi sono stupito di vederlo qua), poi i soliti Castello di Ama, Vigna del Sorbo Fontodi,Asinone di Poliziano, un solo Brunello che è il Riserva 2000 di Col d’Orcia, poi la serie orizzontale del 2001 con Sassicaia ( 600$),  Solaia ( 550), Ornellaia ( 505$) e Masseto ( 784$).     Per quanto riguarda i francesi si trova nuovamente una ottima selezione dei vini del Languedoc, Provenza, Corsica e Valle del Rodano con eccellenti aziende dall’ottimo rapporto qualità prezzo. Ovviamente troviamo tutti i grandi da Domaine de la Romanee Conti , Nicolas Potel, Dennis Mortet, i vari Chateaux del bordolese con il Cheval Blanc 1996 che viene venduto a 2071$.

Per finire un’ottima verticale di Grange Penfold’s con le annate 1993, 1990 e 1997.

La carta è discreta , scorrevole, non enorme, mi aspettavo qualcosa di più dagli Stati Uniti e dall’Italia    .