Uno degli abbinamenti più in uso alla fine della cena è quello di accompagnare un buon sigaro con un bicchiere di cognac. Molte volte al nostro ristorante estivo abbiamo ospitato il club degli amatori dei sigari che, puntualmente, dopo la succulenta cena si godevano un sigaro insieme ad un digestivo. Iniziamo dal sigaro, che è uno dei miei preferiti, il D No.4 della Partagas.
E’ un “Robusto”cioè una categoria di sigari abbastanzi tozzi e non molto lunghi, con un tempo medio di fumata intorno ai 45 minuti. Il D no. 4 è uno dei migliori esponenti della sua categoria di sigari cubani. Molti lo considerano leggermente rustico altri invece lo catalogano come sigaro moderno e perfettamente adattato allo stile di vita contemporaneo. E’ forte, potente, con gusti terrosi e di conceria . Inizia in modo speziato con note di cannella e legno, poisi apre verso aromi di humus e pepe verde e nella parte finale è molto complesso con un finale morbido e vellutato.
Un sigaro del genere bisogna accompagnarlo con un cognac di razza, di carattere. Ecco che abbiamo trovato il Leopold Gourmel Age des Epices 20 carats, un cognac che proviene da una sola annata e dalla sub regione di Fins Bois. Invecchiato 20 anni in botti di legno non tostate; l’invecchiamento di 20 anni è stato scelto perchè dopo questa età il legno non apporta più niente al cognac.
DEGUSTAZIONE COGNAC
Il cognac è potente, concentrato. Si ha l’impressione di aprire una scatola di spezie: cardamono, cannella,noce moscata,coriandolo. La bocca è fluida e setosa. le spezie danzano su un fondo di frutti esotici, frutto della passione. Finale lungo e sensuale e molto complesso. 16,4/20
CHIAVE DELL’ABBINAMENTO PARTAGAS E LEOPOLD GOURMEL
Come abbiamo detto il D4 della Partagas è un tantino rustico e potente, mentre il 20 Carats è molto speziato con una “dolcezza” quasi vellutata. Il cognac accompagna il sigaro con questa sua eleganza in modo da non sovrastarlo ma da ammorbidirlo in modo da mostrare un’ottima armonia. Il cognac ha guadagnato in brillantezza ed il sigaro in complessità.
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chaudiere a granules
18 novembre 2012
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24 giugno 2013
“l’invecchiamento di 20 anni è stato scelto perchè dopo questa età il legno non apporta più niente al cognac”
Non so da dove esce questo giudizio, ma la realtà è quella: basta assaggiare dei cognacs che hanno 10, 20, 30 e 40 anni di età per sentire la differenza (prova sperimentale); in più, la pratica comune dei produtori di cognac è di considerare che oltre ai 50 anni di invecchiamento in botte il cognac divente troppo squilibrato sul legno, dunque si trasfera in damigiane di vetro dove lo lasciano ad invecchiare più lentamente.
Magari si può intendere così: dopo i 20 anni, i cognac di Léopol Gourmel sono così cari che sono pochi a poter comprarseli. Non dubito che siano buoni ma i prezzi mi sembrano davvero esaggerati… Ci sono dei cognac come Daniel Bouju che sono molto più accessibili, buoni (magari un pò meno complessi) e che si abbinano bene con un bon sigaro secondo me. Senza dimenticare l’Armagnac, molto sottovalutato ma anche lui mediamente a miglior mercato 🙂
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