I trofei del vino Francia 2013= i signori del vino

Posted on 23 gennaio 2013

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Come ogni anno la rivista francese Revue du Vin de France pubblica e distribuisce i premi a 11 personaggi che si sono contraddistinti per il loro impegno, l’innovazione, la costanza. l’incarnazione nel vino francese , in pratica i “signori del vino”. I trofei del vino è molto seguito in Francia , e non solo, e troviamo 10 sezioni che riflettono la magia del vino. Si parte con: 1-gli  uomini/donne dell’anno, personaggi che si sono particolarmente distinti per il loro impegno in campo nazionale;2- la marca dell’anno, azienda che si è particolarmente distinta per qualità ed innovazione; 3-la scoperta dell’anno, cioè un vigneron emergente; 4-il cavista( enoteca) dell’anno, perchè questo è uno dei canali più importanti nel mondo del vino;5- enoturismo dell’anno, aziende o privati che si sono adoperati in questo settore dalla crescita incredibile; 6-Cooperativa dell’anno;7-hyper mercato dell’anno, perchè in Francia è un canale di vendita molto importante con sezioni dedicate ai vini di qualità; 8-l’innovazione dell’anno; 9-la carta dei vini dell’anno 10- il coup de coeur( espressione che significa colpo di cuore) dell’anno, cioè il personaggio, azienda che ha realizzato qualcosa di straordinario ed eclatante.

Ecco che questi trofei abbracciano effettivamente il mondo del vino ed i loro personaggi più emblematici senza cadere nel ridicolo con premi ai migliori vini( come se tra guide, etc non ce ne sono abbastanza…), premi al sommelier   ( ma non esistono dei concorsi per stabilirlo??), premi ai giornalisti                         ( d’accordissimo ma cosa hanno fatto di eclatante per il vino italiano?’?), migliore champagne( ci mostriamo sempre in costante guerra con la francia poi gli andiamo a premiare un vino che toglie “moneta” ai nostri????), poi andiamo nel paradosso: migliore sommellier nel suo ristorante….., migliore sommelier docente, migliore agente commerciale e poi il prossimo anno ci sarà la categoria per il migliore magazziniere ed il migliore trasportatore. Insomma cerchiamo di non ridicolizzarci una volta di più. Diamo pochi premi ma ad aziende , uomini che hanno fatto qualcosa per il vino italiano, ambasciatori del prodotto nazionale, creatori di idee che possono dare sbocco al vino. Questi sono i personaggi del vino che dobbiamo premiare a livello nazionale, invece cadiamo sempre nella solita solfa con premi mezzi regalati. Quanti migliori sommelier, includendo tutte le categorie e premi, ci sono in Italia? Ecco rispondete alla domanda e vi accorgete perchè a volte non siamo credibili all’estero. Passiamo ai Trofei del Vino Francia 2013 cosi si capisce come viene programmato.

UOMINI DELL’ANNO 2013= Gerard Perse e Hubert de Bouard

pavie et angelus

Sono rispettivamente i proprietari di Chateau Pavie e Chateau Angelus a Saint Emilion. Il premio perchè hanno realizzato l’impossibile: chi avrebbe mai pensato che il “cerchio” molto chiuso delle Premieres Grand Crus classè A  avrebbe incluso due nuovi membri? Sinceramente nessuno. Ebbene Gerard e Hubert  sono stati dei perfezionisti e dei visionari al tempo stesso che sono riusciti a promuovere di rango il loro vino. Hubert è arrivato ai comandi de l’Angelus a metà anni 80′, quando il Chateau era un semplice Grand Cru Classè dalla qualità abbastanza nella media. Instancabile viaggiatore, viticolture e vinificatore: rivoluziona il cru, impone il suo stile ( a volte ampio e generoso ma sempre di carattere), riesce a fare decollare la richiesta mondiale  e … riesce a convincere James Bond a farne il suo rosso preferito.                                     Gerard, dopo un periodo nella grande distribuzione, raggiunge il mondo del vino nel 1993 quando acquista il Chateau Monbousquet, a Saint Emilion. Nel 1997 acquista Pavie con i suoi 37 ettari, ed applica le sue ricette per ridefinire lo stile del vino, tanto da diventare l’archetipo del Saint Emilion moderno. Nel 2003 il vino creò molto polemiche in quanto giudicato incapace di invecchiare, secondo alcuni critici.

LA MARCA DELL’ANNO 2013= Dom Perignon

dom pe

Ovvero Richard Geoffroy, mitico chef de cave dell’azienda. E’ nato a Vertus, nel cuore della Champagne, ed optò per la facoltà di medicina. Una volta laureato ecco che sboccia la passione per il vino ed inizia la trasformazione: diventa vinificatore senza eguali e personaggio poliedrico. Da assemblaggi in cantina a cene show senza uguali ( che lasciano la bocca aperta) ecco che Richard incarna da 22 anni il successo dello champagne più celebre al mondo. Richard è riuscito a dare uno stile a llo Champagne con i suoi aromi di nocciole, di affumicato, di iodato, le bollicine fini insomma tutto il pianeta riconosce Dom Perignon. Ed ecco la potenza e la capacità della marca che è venuta fuori.

LA SCOPERTA DELL’ANNO 2013= Domaine la Biscarelle

biscarelle

Siamo a Chateauneuf du Pape e parliamo di Jerome Grieco( 38 anni) che dopo avere provato svariati misteri , da pompiere ad adetto alle autostrade, nel 2009 decide di occuparsi dell’azienda di suo suocero, Gerard Bouyer, che dava le uve direttamente al negoce. Inizia ad imbottigliare il vino, pratica  ( a dispetto di quasi tutti gli altri produttori) la vendemmia intera senza diraspatura. Produce vini di carattere tra cui una perla: l’Anglaises, da vecchie Grenache Noir,dalla qualità immensa ( non siamo lontani dal re dell’AOC, e dei prezzi, Chateau Rayas) con un prezzo inferiore a 20€: Bravo Jerome per la tua autenticità

ENOTECA DELL’ANNO 2013= Le Quinze Vins

quinze vins

Siamo a Parigi, quando nel 2010 Hugues Rondouin inaugura le Quinze Vins, proprio a due passi da Notre Dame. Nel 2011 è raggiunto da Jonathan Pares. Il 99% dei vini è francese ed il restante 1% sono sakè e porto, ed hanno circa 1000 referenze. Dal Rodano a Bordeaux, con vecchie annate, passando dalla Borgogna che è il 50% delle etichette. Una miniera di bottiglie che possono essere anche bevute in loco accompagnate da piatti di formaggi e salumi, con un costo aggiuntivo di 10€.

ENOTURISMO DELL’ANNO 2013= Jean Marc e Julien Brocard

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Sono una firma dello Chablis, producono dalla semplice  bourgone generica  alle grandi crus come Valmur,Preuses,Bougros,Blanchots, Vaudesir. Partito dal niente nel 1974, Jean Marc è riuscito a trasmettere ai figli il suo amore per il vino. Infatti buon sangue non mente e Julien, il figlio, prende le redini dell’azienda nel 1998.  Si getta a capofitto nell’enoturismo, formando una truppa di collaboratori permanente, capace di accogliere dal neofita agli amatori agguerriti. Senza ostentazione, con un minimo di pedagogia, l’azienda propone delle visite magnifiche: scoperta del territorio, degustazione ed ateliers pratici,week end enologici e tanto altro. Con l’aggiunta di camere con viste mozzafiato sui vigneti, accompagnati da letture, cene, visite delle cantine…..

LA COOPERATIVE DELL’ANNO 2013= Mailly Grand Cru

mailly

Una cooperativa di Champagne nata nel pieno della crisi economica del 1929, analogia con questi anni che potrebbe portare un po di ottimismo. Ottantatre anni dopo quel marasma economico, Mailly sembra surfare sulla crisi attuale, investendo nel 2012 tre milioni di euro. Indubbiamente la sua immunità alla crisi sembra arrivare dalle dimensioni ancora “umane” ( 80 soci per 500’000 bottiglie anno) e dalla qualità del prodotto e dalla sua coerenza: solamente grand cru di Mailly, esempio unico in Champagne. Chardonnay e Pinot Noir di questa grand cru sui fianchi nord della Montagne de Reims sono vinificate parcelle per parcelle.

HYPER MERCATO DELL’ANNO 2013=  Leclerc a Levallois Perret

leclerc

Dieci anni sono il tempo impiegato da David Thibault, direttore del supermercato,  ed al caviste Christophe Cocoynacq per costituire la loro incredibile cantina. Dieci anni in cui hanno percorso i vineti in lungo ed in largo, moltiplicato gli acquisti en primeur, e messo le mani su rari millesimi come il mitico 1945 di Chateaux altrettanto mitici come Haut Brion,Pètrus,Lafite e Margaux. Il settore vino è concepito come una vera boutique con 5000 etichette della Francia con un deposito climatizzato dove riposano 60’000 bottiglie. Ecco un esempio che la grande distribuzione, se vengono dati i mezzi, può diventare un esempio anche per l’Italia

INNOVAZIONE DELL’ANNO 2013= Crushpad Bordeaux

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L’idea è semplice e luminosa: permettere agli appassionati di realizzare il loro vino proprio come farebbe un professionista. Il concetto è stato inventato negli USA da Mickael Brill, informatico della Silicon Valley, e Stephan Bolger ha importato crushpad in Francia. Stephan ha sviluppato il concetto prima con Jonathan Maltus, Chateau Teyssier a Saint Emilion, prima di allargare a l’esperienza anche a Jean Charles Cazes, Chateau Lynch Bages, nel 2012. Grazie a Crushpad i clienti possono giocare ad essere vinificatori, consigliati da Eric Boissenot, grande e famoso enologo del Medoc. Possono perfino disegnare le propria etichetta e dopo due anni le loro 300 bottiglie, create, vengono consegnate al cliente. Fantastico!!!

LA CARTA DEL VINO DELL’ANNO 2013= la Ciau del Tornavento

ciau tornavento

Siamo in Italia!!!! Visto il nazionalismo dei cugini è un onore per l’Italia. Siamo nel villaggio di Treiso, provincia di Cuneo, dove sorge questo “tavola” meta di pellegrinaggio da parte degli appassionati italiani, francesi nelle Langhe. Lo chef è Maurilio Garola assecondato da Nadia Benech ed hanno aperto il ristorante nel 1977 nei locali di una vecchia scuola. Dalla sala si ha un panorama incredibile sui vigneti con in lontanza le cime innevate delle alpi. Autodidatta, Maurilio è appassionato di vini e mette la sua cucina al servizio di abbinamenti perfetti con esaltazione dei prodotti regionali tra cui il tartufo bianco d’Alba. Il vero tesoro è la cantina con 60’000 bottiglie , scavata nella roccia. Quasi 2000 referenze di prestigiosi vini italiani e francesi a prezzi “dolci”: un incredibile verticale del grande Barolo Monfortino di Giacomo Conterno e pagine intere di vini francesi tra cui 21 annate di Chateau d’Yquem. Olè il tricolore

COLPO DI CUORE DELL’ANNO 2013= Jean Moueix

jean moueix

Cognome ben noto agli addetti ai lavori in quanto figlio di Jean Francois che controlla diverse aziende vinicole tra cui Petrus, Dominus ed un impero tra bar a vino, enoteche e supermercati, vendite on line  tutti con la tematica del vino. Jean, 27 anni, jeans, capelli lunghi sfugge al classicismo bordolese. preoccupato dall’aumento dei prezzi dei vini di Bordeaux, crea nel 2011 l’operazione Carte sur Table. Si tratta di proporre a 15 celebri ristoranti di Parigi ( Le Chiberta,Thoumieux,Le Jadis,Les Jalles, L’Arpege tra gli altri)di vendere a tavola 13 crus  prestigiose di Bordeaux a prezzi praticamente di costo per la durata di un mese intero, dal 1 al 31 dicembre. 7000 bottiglie sono consegnate ai ristoranti selezionati e vendute a prezzi shock. Grazie a Jean Moueix il Chateau Lafite Rothschild 2001 passa dai 2100€ ai 520€ a tavola. Altri vini erano più accessibili come Brane Cantenac 2004 a 85€; Gazin 1995 a 105€;  Chevalier 2000 a 110€, Figeac 2000 a 160€; Montrose 2002 a 115€ oppure il Petrus 2002 a 500 € invece che i 2700, almeno, delle enoteche. La Revue du Vin de France gli dice un grande BRAVO.

 

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