Il tannat è un vitigno a bacca rossa,originario del sud est della Francia precisamente nell’Aquitania ( ai piedi dei Pirenei). Presente in diverse AOC francesi come Madiran, Cahors, Irouleguy,Tursan, Floc de Gascogne regala vini generosi, acidi e molto ricchi in tannini. La parola Tannat deriva dalla Langue d’Oc Tanat termine che esprime la ricchezza in tannini. Per questa sua caratteristica è quasi sempre utilizzato in assemblaggio. I suoi aromi classici sono quelli di cannella, tabacco e legni esotici. Vino dal grande potenziale d’invecchiamento unisce due elementi chiave come i tannini e l’acidità.
Come moltri altri vitigni, esempio il Malbec e l’Argentina oppure Carmenere e Cile, è stata portata dagli emigranti nelle nuove terre promesse oltreoceano: in questo modo è diventato il vitigno principale dell’Uruguay. In questo paese il vitigno è arrivato nel XIX secolo grazie ad alcuni emigranti baschi. Attualmente il Tannat rappresenta un quarto della superficie vinicola del Paese.Nonostante la vicinanza con l’Argentina , l’Uruguay ha un clima ed un paesaggio molto diverso e naturalmente si riflette sui vini. La parte sud dell’Uruguay ha notti fresche con una notevole influenza marittima che conferisce ai vini un’invidiabile freschezza. Contrariamente ai Vini di Madiran il Tannat dell’Uruguay sono piacevoli da bere nella loro gioventù ed hanno una finezza notevole.Purtroppo per noi… la maggiore parte della produzione rimane nel paese e solamente il 10% della produzione è esportato. Da ricordare che gli uruguaiani sono i più grandi consumatori di vino del Sud America. A fianco delle grandi aziende storiche, come Pisano, stanno nascendo diversi micro-domaines molto interessanti, spesso hanno vigneti inferiori ai 5 ha, come Artesana e Narbona.
Artesana è una piccola azienda situata nella reputata regione di Canelones e hanno vigneti piantati con Tannat, Merlot e Zinfandel, questa azienda è la sola ad avere piantato l’unico ettaro di Zinfandel di tutto l’Uruguay.
Un vino particolare è il TANNAT ARTESANA 2011 con un affinamento di un mese in barriques . Vino che regala note fruttate e floreali. Bocca molto morbida con tannini setosi e note eleganti.
Altra azienda molto in voga è Narbona, che ha i suoi vigneti a Carmelo ( vicino al River Plate, e nella cittadina alla moda di Punta dell’Este, dove ( gli enologi) si sfruttano le brezze marine dell’oceano, oppure il loro hotel e lodge visto che anche questo è una delle loro attività principali. L’azienda fu fondata nel 1909 dal francese Jean Narbona che nel 1950 ritornò in Francia ed abbandonò l’azienda fino a che arriviamo nel 1990 quando l’imprenditore Edouardo Canton l’acquistò trasformandola in hotel ristorante fattoria. Ultimamente si avvale anche della consulenza di Michel Rolland, dal 2011, ed ha mantenuto i due vitigni coltivati nel 1900: Pinot Noir e Tannat. Il Pinot Noir è molto potente, quasi cioccolatoso e marmellatoso nel pieno spirito Rolland; il Tannat Luz de Luna 2011 è molto floreale, ottima maturità del Tannat con tannini setosi ed ottima complessità che è sottolineata anche dal prezzo di circa 100 dollari…..
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massimo sacco
25 giugno 2014
L’ha ribloggato su Glocal Vini & Terroire ha commentato:
Abbiamo perso contro l’Uruguay, seconda volta che non passiamo i gironi e ci fermiamo. Nel 2010 c’era l’alibi di giocatori svuotati , dopo la vittoria del 2006, un po’ come è successo quest’anno alla Spagna, anche se loro hanno vinto 2 campionati europei ed uno mondiale. Fa male e non mi piace ricorrere agli alibi dell’arbitro, del caldo, delle partite giocate alle 13. Le condizioni climatiche si conoscevano e molte altre si sono adattate, un po’ come succede con la vite che si ambienta a meraviglia con il terroir, solo per alcune varietà. Ci è mancato il gruppo, forse scelte sbagliate di Cesare Prandelli, con un Mario Balotelli completamente estraneo a questa parola ed altri ancora come Cassano, frutto di scelte non logiche. Il gruppo dei senatori ha finito( Buffon, Pirlo, De Rossi) ma abbiamo grandi e giovani giocatori per il nostro futuro prossimo: Verrati, Darmian, Immobile, Insigne, Cerci e tanti altri che giocano in serie A e che purtroppo non trovano un palcoscenico per emergere. Ci vuole coraggio, quello che è mancato in Brasile, coesione tra giocatori. Ripartiamo dai giovani e dimentichiamoci dei morsi di un certo Suarez e rendiamo onore all’Uruguay che ha avuto più “fame” di noi. In questo contesto mi va di rendere omaggio all’Uruguay non parlando di alcuni comportamenti aggressivi di alcuni giocatori della celeste ma ripartendo su un principe. Non si tratta di Cavani, el matador, oppure del “vampiro” Suarez ma di un grande vitigno: il Tannat. Comunque nella partita del vino vinciamo noi!!!!
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