Classifica delle migliori marche di Champagne 2013: terza parte

Posted on 7 marzo 2014

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Proseguiamo la nostra classifica sulle migliori marche di Champagne con la terza parte, quella che si occupa delle posiziono che vanno dalle 15 alla 30. Facciamo un piccolo riassunto della classifica fino alla posizione 15:

1 L Roederer- 2 Pol Roger- 3 Bollinger -4 Gosset- 5 Dom Perignon-6 Jacquesson- 7 Krug- 8 Salon-      9 Deutz- 10 Billecart Salmon- 11 Charles Heidsieck- 12 Perrier Jouet- 13 Philipponat -14 Lenoble-     15 Veuve Clicquot

16 TAITTINGER

Forti turbolenze hanno agitato Taittinger: vendita al fondo pensioni Starwood nel 2005; riacquisto da parte del Credit Agricole nel 2006 per 6660 milioni di euro; ritorno nel 2008 alla famiglia Taittinger “appoggiato” da una decina di famiglie champenoise amiche. Alla guida c’è ora Pierre Emmanuel Taittinger con 300 ettari di vigna, di cui 180 sono lavorati senza pesticidi, e con una produzione di 5 milioni di bottiglie. La qualità è in progresso , e ci siamo già con il Comtes de Champagne, ma deve migliorare con le altre cuvees.

15.5/20 BRUT GRAND CRU PRELUDE

Più denso,animato da una punta di amertume dolce,; questo assemblaggio di grands crus meta chardonnay e meta pinot è un buon compagno di tavola

15/20 BRUT ROSE PRESTIGE

Bella riuscita con uno stile vinoso, spinto in maturità ( metà pinot noir, 16% vino rosso di Ambonnay e Riceys) in uno stile non prettamente Taittinger

17/20 BRUT COMTES DE CHAMPAGNE BLANC 2006

Meno secco e teso rispetto al 2004, è uno Chardonnay prolisso ( 5% invecchiato in botti di legno), barocco, pasticcere ed esotico ( Torta inglese e ananas) con un finale succoso e dolce. Dovrebbe evolvere con sentori tostati.

taittinger

17 HENRI GIRAUD

Una parte dei vini Clair di questa giovane azienda è vinificata in botti di rovere de l’Argonne, una grossa foresta dello Champagne. Il legno marca la gamma, ma è comunque meglio gestito negli ultimi millesimi, lasciando esprimere la maturità vinosa dei pinots e chardonnay di Ay, provenienza maggiore delle uve. L’azienda sta progredendo riducendo lo scarto tra la base e le grandi micro cuvees. Giraud ha 15 ha di proprietà ( altri 15  sono acquistati) per circa 300.000 bottiglie.

15.50 BRUT HOMMAGE

Vinificato in legno ma senza dominanza legnosa. Materia molto generosa e fruttata, bollicina delicata. Tipico Pinot Noir e termina con un’ottima eleganza. Ottimo assemblaggio.

16.5/20 BRUT ARGONNE 2002

Colore evoluto, giallo genziana. Naso cioccolato, acqua di vite, legno tostato. Bocca concentrata, molto densa co note acidule e vinose. Da accompagnare alla cucina ed ai sigari

Tunnel

18 JOSEPH PERRIER

E’ una maison molto discreta che è oggi diretta dai discendenti di Joseph Perrier. Da Perrier si trova una favolosa cantina di origine gallo-romana e di vigneti storici,  circa 20 ha, nella Vallee de la Marne ( Cumieres, Hautvillers e Damery). I Pinot Noir che sono in maggioranza danno una tonalità mentre matura alla gamma mentre gli chardonnay regalano una mineralità ed una potenza rara. Superficie vitata di 22 ettari con 75 ettari di uve acquistate che è uguale a circa 800.000 bottiglie. Gli sforzi fatti negli ultimi dieci anni si ritrovano nella finezza ed armonia presente in tutta la gamma.

15/20 BRUT ROYALE BLANC DE BLANCS

Sempre con uno stile molto fruttato con un vigore marcato.

16/20 BRUT 2004

La gamma millesimata ha una buona tenuta ( assemblaggio dominato da Pinot Noir) con nobili sapori ed aromi

17/20 BRUT BLANC JOSEPHINE 2004

Tutto in finezza ed energia con grande eleganza. Da tavola o grandi aperitivi. Pronto da bere

perrier

19 LAURENT PERRIER

Il gruppo Laurent Perrier  ( Delamotte, Salon, De Castellane, Jeanmarie) è quotato in borsa ed è controllato al 56% dalla famiglia Nonancourt con Alexandra e Stephanie, dopo la scomparsa nel 2010 del fondatore Bernard de Nonancourt. Lo storico Chef de Cave, Michel Fauconnet ( 61 anni) è ancora il guardiano della marca la più innovante dello Champagne del XX secolo: 1959 Grand Siecle, prima cuvee di assemblaggio; 1968 rosè brut non millesimato; 1981 ultra brut , primo champagne dal dosaggio quasi zero; 1987 Alexandra il rosè più prestigioso dello Champagne. Il gusto LP ( come viene chiamato Laurent Perrier) è costruito intorno agli Chardonnay di assemblaggio.  Superficie vitata di proprietà 150 ettari; superficie vitata acquistata 1200 ettari per un totale di 7.5 milioni di bottiglie. LP ha conosciuto, negli anni 2000, una forte crescita in volume e prezzi con una qualità di buon livello ma molto stabile. L’eredità di Bernard de Nonancourt è ancora da costruire

15/20 ULTRA BRUT

Sotto questa marca depositata si ritrova uno champagne molto chardonnay, secco, salino. Finale fresco e puro

17/20 GRAND SIECLE

Assemblaggio di millesimi : 1999,1997 e 1995. 55% Chardonnay e 45% Pinot Noir tutti in grand cru.Aromi di riduzione leggermente tostati, con un naso che esprime il cedro. Ha riconquistato in energia, più secco, lungo e  salino. Da aspettare

18/20 BRUT ALEXANDRA ROSE 2004

Selezione drastica con un 80% pinot noir e 20% chardonnay regala le ali a un millesimo molto delicato.

20 RUINART

Nel girone della Moet et Chandon dal 1963, la maison Ruinart ha fallito di mettere le chiavi sotto la porta. Grazie ad un team commerciale molto forte ,negli anni 80′, lanciano il blanc de blancs che segnerà poi il gusto Ruinart: chardonnay aromatico, seduttore, elegante, con uve provenienti dai migliori vigneti Moet. La produzione totale di bottiglie è di 2.5 milioni. Ruinart è molto forte in Francia, dove vende il 75% della produzione; ha raddoppiato il volume di bottiglie, negli ultimi 15 anni, grazie al blanc des blancs e alle cuvee di prestigio. Grazie a questa virata, Ruinart ha abbandonato gli assemblaggi troppo giovani, dosati degli anni 2000.

15.5/20 BLANC DE BLANCS

Ritorno al blanc de blancs fresco e contenuto nel dosage, con molto meno solfiti. Da non esitare a mettere da parte per 5 anni, al riparo dalla luce perché la bottiglia è trasparente

14.5/20 R DE RUINART

Ruinart non dispone di molti vini di riserva ed il suo brut più venduto ne conta solamente per il 20%. Quello attuale è su una base 2009 con assemblaggio 50% pinot noir, 40% chardonnay e 10 %  pinot meunier.. Gioca molto sulla delicatezza , frutti gialli con una punta di riduzione molto piacevole.

21 MAILLY GRAND CRU

Siamo nella parte nord della Montagne de Reims, dove si producono tardivamente dei pinot noir di grande struttura acida; in queste grand cru di Mailly, Verzenay e Verzy il vero genio dello Champagne permette di fare maturare l’uva su questa esposizione nord estrema. Sono pinot noir aromatici, che maturano più lentamente con note acidule. La cooperativa Mailly vinifica quasi 230 ettari che assemblano insieme ad un 25% di Chardonnay. Le cuvees prodotte da selection parcellaires ( Intemporelle,Les Echanson) sono all’altezza delle grandi maison con prezzi più accessibili. Siamo davanti alla migliore delle cooperative in Champagne. Produzione di 450.000 bottiglie.

15/20 BRUT GRAND CRU BLANC DE NOIRS

A questo livello di prezzo e complessità questa bottiglia è un vero valore dello Champagne

16/20 BRUT GRAND CRU INTEMPORELLE 2007

Lo Chardonnay ( 40%) apporta delle qualità di lunga vita ed una punta di vitalità tagliente a questo assemblaggio molto particolare per Mailly.

22 HENRIOT

Una produzione di 1.8 milioni di bottiglie per una superficie vitata di proprietà a 33 ha, mentre circa 128 ha per quanto riguarda l’acquisto dell’uva. I vigneti che riforniscono l’uva la maison, provengono da vigneti storici nella Cote des Blancs e Montagne de Reims. La famiglia Henriot è proprietaria anche delle aziende vinicole in Borgogna, Bouchard e William Fevre, e nel Beaujolais,Villa Ponciago.

14/20 BRUT SOUVERAIN

Attacco molto rotondo ed aperto, ottimo approccio allo stile della maison. Peccato che finisce con note che asciugano il palato.

16.5/20 BRUT CUVEE DES ENCHANTELEURS 1999

50% Pinot Noir e 50% Chardonnay, un millesimo molto potente, denso, più vinoso che aereo. Champagne da tavola

 

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23 BRUNO PAILLARD

L’eclettico Bruno Paillard fonda la maison nel 1981 e conta , oggi, una superficie vitata di 26 ha per una produzione di 500.000 bottiglie con uno Champagne molto tipico Chardonnay, high style.  I 3/4 della produzione è venduta all’estero .Bruno proviene da una famiglia di vigneron e nell’azienda è spalleggiato dalla figlia Alice. Lo stile si esprime con assemblaggi dalla bollicina molto fine e Chardonnay straordinari.La viticultura si avvicina molto al biologico.

15/20 BRUT BLANC PREMIERE CUVEE

Una maison si giudica per la qualità del suo brut, ebbene questa Premiere cuvee ( costruita con diversi millesimi che risalgono al 1985) appare  un champagne di alta intensità nella sua categoria. Ottimo frutto maturo, elegante e franco di gusto.

17.5/20 BRUT BLANC DE BLANCS 2002

Di una giovinezza quasi insolente ( degorgè a marzo 2012, dosage a 5gr/l) questo chardonnay ci da una versione del vitigno senza concessioni, diritto, salino,per gli esperti. La su evoluzione sarà appassionate per almeno 10 anni.

 

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24 DRAPPIER

Maison famigliare molto dinamica ( 1.500.000 bottiglie) che ha champagne con la caratteristica di avere pinot noirs molto maturi. Drappier dispone di un vasto vigneto a Urville ( un terzo è in coltura biologica) completato da approvigionamenti a Montagne de Reims, Bouzy e Ambonnay. Lo Chardonnay proviene dall’Aube e Cramant. Sono champagne colorati,dagli aromi generosi che si esprimono in bocca con una vinosità terrestre. Particolarità della maison la produzione di tutti i formati delle bottiglie: dalla mezza alle rarissime Primats ( 27 litri) e Melchisedechs ( 30 litri). E’ comunque la migliore maison della Cote des Bar. Da ricordare il Brut nature zero dosage nella versione senza solfiti , che va latteralmente a ruba nei wine bars francesi

14.5/20 BRUT CARTE D’OR

Sempre costante con uno stile maturo e tonico. Da circa tre anni ha guadagnato in freschezza.

16/20 BRUT ROSE GRANDE SANDREE 2005

Uno Champagne terreno con una punta di genziana e sale marino. Questa forza dolce lo contrassegna come vino da gastronomia, in particolare l’aragosta.

 

drappier

25 ALFRED GRATIEN

Alfred Gratien appartiene, dal 2000, ad un importante gruppo di vini spumante tedesco. Questa piccola maison d’Epernay ha solamente 2 ettari di proprietà, perciò si basa su una politica di approvvigionamento molto valido : Chardonnay in un raggio di 40 km e  Pinot Noir da vigneti con ottima esposizione. Lo stile è denso, vinoso,potente con vinificazione in botti di legno. Gli Champagnes millesimati sono di lunga guardia. La produzione si attesta sulle 300.000 bottiglie anno.

14.5/20 BRUT NATURE

45% Chardonnay, 29% Pinot Noir, 26% pinot Meunier. Il brut nature è senza fermentazione malolattica ( abbastanza raro) con un naso speziato, cuoio fresco, punta di ossidazione. Bocca dalla forte persistenza, su agrumi poco acidi. Naso e bocca sono dissociati.

15/20 BRUT

41% Chardonnay. Il frutto acidulo e generoso del Pinot Noir illumina il finale finementee tannico con molto carattere.

a gratien

26 DUVAL LEROY

Nel sud della Cote des Blancs, questa azienda famigliare ha spettacolarmente progredito sotto l’impulso di Carol Duval-Leroy ed i suoi figli Julien e Charles. Lo Chef de Cave, o meglio LA, è Sandrine Logette, una delle rare donne ad occupare questa posizione. Lo stille è molto Chardonnay potente e generoso. Superficie vitata è di 200 ha, mentre l’approvvigionamento è su 400 ha per un totale di 5 milioni di bottiglie.

14.5/20 BRUT FLEUR DE CHAMPAGNE

Grande freschezza, bollicina leggera, di grande bevibilità nello pieno stile Duval Leroy.

15.5/20 BRUT NATURE 2002

Champagne da aperitivo di alta classe. Frutto maturo e molto fresco. Si sposa a meraviglia con la cucina giapponese.

 

duval leroy

27 PALMER & CO

Cooperativa fondata nel 1947 da viticoltori della Cote des Blancs e della Montagne de Reims, che ha conosciuto uno sviluppo enorme negli anni 80′. Oggi riunisce 300 soci con una superficie vitata di 400 ha ed una produzione di 3 milioni di bottiglie.

15/20 BRUT AMAZONE

Metà Chardonnay, metà Pinot Noir. Effervescenza discreta con una ampia paletta aromatica.

 

palmer

28 DELAMOTTE

E’ una maison di Champagne molto vecchia ( 1760) acquistata da Laurent Perrier nel 1988; specializzata,  storicamente, dello Chardonnay della Cote des Blancs. In quindici anni Delamotte ha raddoppiato il suo volume di bottiglie ( oggi sono 750.000); il dosage è abbastanza leggero, 7 gr/litro.

14.5/20 BRUT

Una base del 2009 con un 55% di Chardonnay che esprime la maturità di frutti bianchi, la pera, con un finale ricco di note saline

delamotte

29 LALLIER

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