Spesso parlando di Rossese lo si ama paragonare al Pinot Noir: degustando molti vini in Francia si possono trovare vitigni che hanno caratteristiche simili, specie nella Provenza ed in particolare modo nell’AOC Bellet, sulle alture di Nizza. Ma ci si può spingere ancora più a nord sulle stesse latitudini del Pinot Noir….Ieri sera a casa con un bel piatto di steak and kidney pie ho aperto una bottiglia di Mondeuse de Savoie di Guy Laurent, anche se non è un abbinamento perfetto……
Si tratta di un piccolo vigneron della Savoia situato a Freterive, piccolo villaggio tra Albertville e Chambery; qua Guy coltiva le vigne ad un’altitudine di 350 metri slm, grazie al microclima particolare generato dalla protezione delle montagne Bauges. Ma cosa c’entra la Mondeuse con il Rossese?
Ebbeneierisorseggiando il miobicchiere di vino mi sonoarrivate le caratteristiche del vitignoligure: colore non profondo, aromi di violetta, rosa, mirtillo, lampone, giustamentespeziato con una bellafreschezza, itanninisonoleggeri e non invasivi ed il finale si apre su spezie. Molto aromatico, capace di invecchiare, va bene manca il sentoreiodato e di macchiamediterranea ma ….. il terroirgioca un ruoloimportante.
La mondeuse è uno dei vitigni più antichi della Savoia, ed era anche il più coltivato prima della crisi della fillossera. Spesso paragonato alla Syrah, oppure al Refosco, anche se recenti test genetici hanno smentito queste ipotesi. In Savoia i vigneron hanno saputo migliorarsi manipolando le nuove tecniche, un po come a Dolceacqua che hanno migliorato il vino nel corso degli anni. La Mondeuse è ritornata in auge, nella sua terra di origine regala vini splendidi che hanno abbandonato la loro predominanza erbacea del vino. Sta anche varcando i confini ed è stata piantata in Victoria in Australia e nella Napa Valley. Anche in Italia è stata piantata sull’Etna dall’azienda Cottanera.
Daniele Tincati
27 marzo 2014
Ciao Massimo,
io ho trovato molte affinità con il Rossese nel Malvasier altoatesino.
Si tratta di Malvasia rossa, sta ormai sparendo, ed è coltivata solo da due produttori, in piccole quantità.
Ne parlai anche sul blog.
Se non l’hai mai assaggiato, ti consiglio di provare, vorrei un parere da un’esperto come te.
Saluti.
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massimo sacco
27 marzo 2014
Ciao Daniele
Non mi ricordo di avere assaggiato la Malvasier altoatesina. Grazie del consiglio vado di corsa a vedere chi la produce. Il rossese ha affinità con molte uve, la storia dice che il ponente ligure è sempre stato un crocevia di traffici sin dall’epoca romana, chissà come hanno viaggiato all’epoca le nostre viti. Può essere una spiegazione per riscontrare tante affinità con diversi vitigni. Grazie del consiglio. Da provare!!!!!!
a presto
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Daniele Tincati
27 marzo 2014
Gli unici due che lo fanno che conosco sono la Cantina Terlano ed Ebnerhof.
Tutti e due avranno si e no un ettaro a testa.
Un tempo era più diffusa, in coabitazione con la Schiava, ma ha più problemi, per cui è stata soppiantata.
Non è facile da trovare, a meno che non vai direttamente.
Forse qualcosa online, ma non ho mai cercato.
Un po’ come succede del resto con il Rossese, a parte sul posto, dalle altre parti neanche l’ombra 🙂
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massimo sacco
27 marzo 2014
Grazie Daniele per le info
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