Alla fine anche al nobile Padiglione di Monaco all’interno di Expo Milano 2015 riusciamo a parlare di vino. Insieme a Bradley Mitton, lo Chef Alessandro Surano siamo riusciti a dare un’identità comune tra i vini della Nuova Zelanda e l’alta cucina franco-italo-monegasca. Giovedì 17 settembre alle ore 19h30 si svolgerà il gourmet dinner, all’insegna del buon bere ed eccellenze alimentari, al Bistro by Fairmont all’interno del Monaco Pavilion.
I vini dell’Auntsfield Estate a Marlborough in Nuova Zelanda saranno all’onore. Questa è l’azienda pioniere dei vini della rinomata regione di Marlborough, il fondatore David Herd, nel lontano 1854 invece di pensare all’allevamento ovino ( come era prassi ai nostri antipodi) ebbe la geniale idea di piantare delle vigne ( i wine lovers del Sauvignon Blanc di tutto il mondo ringraziano,,,,,,,)
Mister David Herd compro un’appezzamento di terra a Fairhall e lo chiamo appunto Auntsfield Estate. La prima uva piantata a Marlborough fu del Muscat a Petite Grain, meglio conosciuto come Brown Muscat,e tutt’ora esiste una piccolissima parcella piantata con il Moscato a ricordo di David. Oggi le varietà più piantate sono il Sauvignon Blanc. lo Chardonnay, il Pinot Noir e qualche pianta di Riesling e Pinot Gris. anche se un vitigno austriaco. il Gruner Veltliner . sta avendo sempre più consenso. Il vitigno re o principe, come meglio preferite, resta sempre il Sauvignon Blanc che da queste parti si trasforma con un’aromaticità esplosiva fatta di sentori di mango e agrumi come il pompelmo e lo yuAzu con le classiche sfumature di erba tagliata fresca mischiata a nuances tropicali di ananas e maracuja.
Un mix che ha incoronato il Sauvignon Blanc della Nuova Zelanda come il vino bianco che osò battagliare e, vincere, con i famosi e blasonati Sauvignons della Loira. Ormai molti di noi conoscono ed apprezzano questo vino proprio per le sue caratteristiche che lo hanno reso cosi diverso dagli austeri ed eleganti Vini della Loira, anzi direi che hanno contribuito al rinnovamento, alla nouvelle vague del Sancerre e Pouilly Fumè. Hanno iniziato i mercati anglosassoni ad apprezzarlo come vino fresco, dry bone dry, facile ed aromatico e poi, grazie a multinazionali come la Cloudy Bay, si sono imposti in tutto il mondo. Insieme alla Auntsfield Estate assaggiamo la storia, gli albori della viticultura neozelandese con tutti i suoi contrasti che si riflettono nel bicchiere e nelle sfumature trasparenti del vino. La regione di Marlborough è circondata da montagne ed è una delle zone più secche e solari dell’intera Nuova Zelanda ed insieme al clima particolarmente rigido regalano condizioni ideali per una lenta maturazione dell’uva. Questa maturazione lenta intensifica gli aromi.
Il suolo è composto da un minerale particolare che si chiama Greywache, un’arenaria molto dura dal colore scuro, e da argille loess. Insomma una tempesta perfetta di minerali, clima, terroir che si libera , con tutti i suoi aromi , all’interno del bicchiere.
Posted on 1 settembre 2015
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