Sempre un piacere andare un paio di giorni a Genova, una delle città che amo di più: l’atmosfera laboriosa del porto, i vicoli adiacenti al mare teatro delle ballate del mitico Faber, i momenti che ho vissuto qua ed hanno cambiato la mia vita. Ecco la mia Genova, con lo charme dei vicoletti, il mare della splendida Boccadasse, il suono quasi melodico della lingua genovese, la lanterna e tanto altro. Tanti splendidi locali , ma questa volta vorrei mettere in avanti una trattoria suggerita da un ragazzo incontrato verso la zona di San Lorenzo: ” se cercate un ristoranti vi suggerisco la trattoria 21 Cavour , dove io vado spesso, un locale senza pretese ma dove si mangia molto bene”.
Ebbene abbiamo deciso di seguire i suoi consigli, arrivati davanti alla Trattoria abbiamo visto un certo numero di persone in attesa, quasi sconsolati siamo entrati e ci hanno consigliato di entrare e aspettare. Una piccola caraffa di vino rosato per alleviare l’attesa mentre eravamo seduti su fusti di birra con un cuscino. Dopo circa venti minuti ci hanno accompagnato al tavolo dove abbiamo ordinato ed iniziato a bere e mangiare. Le fantastiche trenette al pesto ( favoloso!!!!!!) , il fritto misto, la focaccia, una battaglia di vino Pigato. Servizio simpatico ma in un’era dove tutti ci sentiamo giudici di Masterchef o Kitchen Nightmare ben vengano locali veri e rustici come questo. La spesa totale é stata di 43 euro e chi viene qua sa cosa trova: cucina buona, ottimo ambiente, sorriso dei camerieri nonostante l’enorme affluenza.
Al diavolo i clienti ” giudici” ( quelli che hanno visto due episodi di queste fameliche trasmissioni e si sentono , o si immedesimano, come esperti dell’arte culinaria e del servizio, senza avere fatto la gavetta e conoscere l ‘ABC della ristorazione); al diavolo TripAdvisor, che non serve assolutamente a nulla se non come valvola di sfogo per certi clienti stressati e stressanti a cui suggerisco di rilassarsi e godere del momento;al diavolo la prenotazione , vieni aspetti bevi un gotto de vin e poi mangi. Ecco una filosofia che mi piace e che sarà sempre vincente. Qua si assaggia la pasta al pesto come faceva mia nonna, cioè con i fagiolini e le patate bollite nella stessa acqua, un ottimo fritto misto con le acciughe mostrali. Non badate alla cristalleria, non ci sono bicchieri per il vino, qua esistono i classici gotti da trattoria; il caffè , come nelle vecchie osterie di una volta, non esiste ma ci sono degli ottimi amari per terminare il pranzo o cena. Sempre inoltrandoci per i vicoli della vecchia Genova ci siamo imbattuti in un birrificio artigianale Kamun Lab in via San Bernardo 53r, situato , come molti altri, in un palazzo storico tutelato dalle belle arti
Splendido locale dove si possono assaggiare tante birre artigianali in un ambiente conviviale e molto anglosassone.
Posted on 27 ottobre 2019
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