Alla domanda quale é il vino più caro di Bordeaux? viene naturale rispondere i vari Pétrus, Mouton Rothschild, La Tour, Le Pin, Ausone e via dicendo. Niente di tutto questo. Attualmente il vino più costoso del bordolese é il Liber Pater, una azienda situata nelle Graves, precisamente a Landiras. Loic Pasquet é l’enologo proprietario del Domaine: personaggio controverso, da alcuni amato e da molti odiato e considerato come un truffatore. Ha creato un vino che rimette in gioco la gerarchia del 1855 e che non rispetta alcuna denominazione, alcun vitigno, il metodo di piantare , ma che ha raggiunto la quotazione di 4000 euro per bottiglia, mentre l’annata 2015 viene venduta a 30000 € per bottle. Clientela asiatica, Arabia Saudita e Europa. Loic ha detto che la rarità ha fatto il prezzo di questo vino che , Loic, ricorda é assaggiare un vino di una volta, quello che ha reso Bordeaux famoso nel mondo.

Loic Pasquet insieme al suo mulo spagnolo
Originario di Poitou, regione francese situata tra la Loira e appunto Bordeaux, si laurea ingegnere a Dijon , dove scopre il mondo vinicolo della Borgogna e crea un’azienda di negoce . Finalmente approda a Bordeaux, dove aver visitato diversi vigneti a Pomerol e Saint Emilion, trova la terra dei suoi sogni, con suoli sabbiosi perfetti per la sua idea, a Graves. Ed eccolo nel 2006 piantare la sua terra con piedi di vigna con una densità di 20000 ceppi per ettaro, una densità appunto usata in passato. Preferisce vecchi vitigni dimenticati , che non fanno ormai parte dell’AOC Graves, che esistevano prima della phylloxera: Saint-Macaire, Tarnay, Marselan, Castets. Oltre che Cabernet Sauvignon, Merlot, Petit Verdot, Malbec. la superficie é di 5 ha, di cui 3 ha sono venduti con le etichette Denarius e Clos de Landiras
Dunque come dice Loic siamo nel vigneto più alto di Bordeaux ed il vino é fatto da antiche varietà di uva pre phylloxera che ormai non sono più usate nel bordolese oppure la singolarità della densità di viti per ettaro: bullshit o se preferite cazzate madornali. Insomma il caro Loic ha il merito di avere sensibilizzato altre aziende bordolesi a piantare le “vecchie uve”, il caso di Clos Puy Arnaud e tanti altri. L’annata 2015 é il primo millesimo ad essere fatto interamente da vigne franche di piede. Solamente 200 bottiglie per un vino che é fatto quasi interamente da Cabernet Sauvignon, oppure come dice Loic “Petit Vidure”, che é il sinonimo usato in tempi passati per il Cabernet. In questa annata Loic ha aggiunto una piccola percentuale di Malbec ( magari chiamata Cot per restare in linea con Loic…..), Petit Verdot ed un 2% delle famose antiche varietà. Jane Anson, di Decanter, ha visitato l’azienda in settembre 2019 ed ha assaggiato l’annata 2018 direttamente dalle anfore, con il millesimo 2015 le botti sono state bandite perché Loic vuole lasciare purezza al vino, ed ha detto che il vino é sempre dominato da Cabernet Sauvignon, Petit Verdot e Malbec. Ecco l’eccesso di marketing romanzato dove le verità sono velate e si insiste sul vecchio sapore dei vini di Bordeaux . Insomma alla fine ha ragione lui se riesce a vendere delle bottiglie a quei prezzi, vuole dire che una fetta importante della clientela vinicola é attratta dalla rarità e dall’unicità. Bravo a Loic anche per avere fatto conoscere al mondo i vecchi vitigni rari e cercare di spingere sempre più aziende ad utilizzarli. Per il resto ci possiamo assaggiare tantissimi vini franchi di piede e con vecchie varietà del bordolese, forse non saranno del vigneto più alto di Bordeaux…….. ma che importa costano molto molto molto meno e sono di ottima qualità. Ricordiamo Chateau de la Vieille Chapelle che tra l’altro hanno vecchie varietà come il Bouchàles.
Ma tanti altri hanno vigne franche di piede (Haut Bailly, Trottevieille,Clos Manon etc etc).
ottobre 11th, 2021 → 7:29 AM
[…] é nata da Loic Pasquet , quello del famoso Liber Pater, subito appoggiata da Guillame Gomez, ex Chef dell’Eliseo ed ora consigliere in gastronomia […]
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