Era il 1935 quando il Comité national des appellations d’origine creo l’AOC per questo piccolo vigneto di 3,8 ha, minuscolo ma ricco di storia. E’ uno dei più grandi vini della Valle del Rodano e del mondo. Situato nella parte settentrionale del Rodano, a circa una 50 km a sud di Lione ha un paesaggio da toglierci il fiato, con una storia che ne ha fatto un mito. All’inizio del 1900 un certo Curnosky detto anche il principe dei gastronomi ( titolo che ha ricevuto nel 1927 da 5000 esperti e chefs) la nomino tra i vini bianchi migliori al mondo.

La “bibbia” di Curnosky
Erano gli anni 30′, nascevano le prime AOC, e Curnosky , dall’alto della sua esperienza, decreto i 5 migliori bianchi del mondo, qua in seguito in ordine di classifica:
- Château d’Yquem (Sauternes)
- Montrachet ( Bourgogne)
- Château Grillet (vallée du Rhône )
- La Coulée de Serrant (Anjou)
- Château-Chalon (Jura)
AOC
La denominazione é stata creata nel 1936 , con una superficie di 3.8 ha appartenenti ad un solo proprietario, e un resa massima di 37 hl/ha. Solo vini bianchi per un solo vitigno il Viognier. Raramente la resa sorpassa i 30 hl/ha ciò che porta una produzione di bottiglie limitata a 10.000/12.000 per anno.
Nonostante sia presente in altri regioni francesi e del mondo, la sua culla é proprio in queste terre; ma alla fine degli anni 70 era quasi sparito dal pianeta. E’ un vitigno magnifico che resiste benissimo alla mancanza di acqua, suoli aridi e poveri, e al sole: praticamente Chateau Grillet. Per informazione Chateau Grillet é all’interno della AOC Condrieu, praticamente come fosse un Grand Cru.
LA STORIA
Il vigneto probabilmente nacque con la “pace romana” che permetteva agli Allobrogi, una bellicosa tribù celtica che viveva lungo il fiume rodano, di prendere la cittadinanza romana e per diritto di piantare le vigne. Qua era molto diffusa la Vitis Allobrogica un vitigno all’origine delle future Syrah e Viognier. Anche se all’epoca si beveva il Vinum Picatum, cioè resinoso prodotto con quella Vitis. Invece, sembra, che le vigne di Condrieu sono state introdotto in questa regione dall’imperatore romano Marco Aurelio Probo grazie a delle piante portate dalla Dalmazia.

vigneto Chateau Grillet
LA GEOLOGIA e CLIMA
Siamo nella valle del Rodano con pendii scoscesi che arrivano al fiume , orientati verso est, a cui si trovano piccole vallate perpendicolari dove si possono trovare anche dei versanti sud che é il caso di Chateau Grillet, una conca riparata, calda e molto soleggiata. Il clima é continentale temperato con influenze mediterranee : temperature dolci, precipitazioni concentrate tra settembre e ottobre, venti dominanti sia da sud che da nord.
Qua, pur essendo quasi a Lione, troviamo una flora e fauna tipiche del mediterraneo. Il granito nero di biotite é la roccia più comune a Chateau Grillet ed é composta da cristalli di feldspato, piccoli cristalli di mica nera e quarzo. Trasformandosi generano argilla, ossido di ferro e sabbia. Il Loss ricopre il 10% del vigneto ed é responsabile della carbonizzazione superficiale del suolo. Georges Truc, geologo e esperto INAO, ammette che l’anfiteatro di questa AOC é incredibile. ” Una specie di specchio concavo. Questa morfologia in anfiteatro genera un micro clima rimarcabile” Il vigneto si estende in terrazze ad un’altezza compresa tra i 160 ne 250 metri. Il vigneto é a terrazze costruite con muri ed ognuna di queste é considerata come un’entità a parte. L’azienda ha iniziato la conversione in biodinamica.
IL VITIGNO: VIOGNIER
Questo vitigno a bacca bianca è il solo utilizzato per l’AOC. In altre parti di Francia é utilizzato dagli anni 90′ nel Midi francese. Nei recenti decenni é stato piantato anche in Australia, Stati Uniti, Africa del Sud, Portogallo e altre zone tra cui Italia. La storia di questo vitigno é molto povera; Jancis Robinson nel suo atlante dichiara che l’origine é sconosciuta. Uno studio condotto sul DNA dall’Università di California ci ha dato delle parentele con i vitigni piemontesi Nebbiolo e Freisa. Alcuni dicono sia di origine dalmata, pero bisogna dire che da circa 2000 anni é presente nell’area del Chateau Grillet e Condrieu.

vista del AOC Chateau Grillet
I vini del Viognier sono generalmente molto profumati con un largo ventaglio aromatico che mescola tratti floreali e fruttati: violetta, iris, fiori di mandorlo, caprifoglio, frutta gialla, frutta secca, tutta esotica quando in sovramaturazione.
Famoso anche in queste zone, per la minerait molto marcata data dal terreno, sopratutto con vigne con peu di 20 anni. Questa minerali apporta della struttura , del corpo e trasforma in eleganza il carattere intrinsecamente fruttato del vitigno
IL VINO
Chateau Grillet é affinato per almeno 18 mesi in barrique di rovere francese nuove al 20%, invecchiate nella cantina scavata nella roccia , sotto il castello. Dal 2011 appartiene al magnate francese Francois Pinault ,(che detiene anche Chateau Latour, Clos de Tart). E’ un vino che bisogna aspettare per poterlo apprezzare pienamente, molto di più rispetto ai cugini del Condrieu. E’ un vino vivo, molto concentrato, rotondo, grasso.
Posted on 15 aprile 2020
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