Alan Arrigo, professione barman, un lavoro o meglio una passione che dura da oltre 25 anni. Ho iniziato dalla scuola alberghiera e dalle stagioni estive nei baretti in spiaggia.

Alan Arrigo
Ho capito che volevo di più ed ho iniziato anche andando all’estero ed approfondendo la mia conoscenza, insomma studiare sempre e costante aggiornamento. La base merceologica è fondamentale, il sapere cosa proponi dev’essere maniacale, devi sempre essere aggiornato. Studiare non solo cocktail, ma tecniche e metodi, attrezzature, visitare chi li produce e vedere e toccare; solo così potrai essere certo di cosa proporre e perché… Traguardi professionali di altissimo livello e soddisfazione personale raggiunti con fatica e dedizione. Dall’essere capo barman al Vista Palace hotel che domina Montecarlo al dirigere il bar del Cipriani Monaco, seguire l’apertura del quinto ristorante Antinori nel mondo come bar manager all’essere barman al lounge bar dello yatch club di Monaco. Per 4 anni consecutivi nella lista miglior barman italiano all’estero per la rivista di settore bargiornale al premio alla carriera Order of Merit insignitomi l’anno scorso.

Ho scritto un libro per le scuole alberghiere in vendita in Line Professione Barman ad un prezzo speciale per permettere l’acquisto agli studenti per poterli orientare alla scelta di questa professione. Vincitore di molti concorsi nazionali ed internazionali, istruttore per corsi professionali , consulente, barman per fiere di settore internazionali,brand ambassador per tutti i paesi francofoni della ditta Mixer Cocktails Product. Insomma sempre pronto a condividere la mia passione…
Di cosa ti stai occupando in questo momento?
In questo particolare momento mi sto occupando di formazione online e lavorando al mio prossimo libro dove presenterò i miei cocktail più originali e le tecniche fuori dall’orso natio per crearli.
Il mestiere barman si é evoluto passando da somministratore , e creatore, di bevande a vera e propria scienza, dove esce fuori l’aspetto creativo. Io li paragono un po ai grandi Chef. Cosa pensi del futuro della professione?
il futuro della professione farà emergere i veri professionisti, lasciando indietro i fenomeni da baraccone, la base è sempre la stessa conoscere, sapere, proporre, accoglienza, educazione, parlare le lingue correttamente, sapersi porre ed adattarsi. Purtroppo molti sono vittime del proprio ego e della propria arroganza. Io per background parto sempre dal presupposto che posso apprendere sempre e da tutti.
Non stiamo perdendo la caratteristica del barman a favore di uno specialista troppo concentrato sulla sperimentazione e poco a contatto con i clienti?
Si è già persa, ma proprio per questo emergeranno sempre più i veri professionisti e sempre meno i finti ed improvvisati… non basta avere tatuaggi e lanciare bottiglie avendo fatto un corso di 3 giorni, le basi dell’accoglienza e del sapere regalare un’emozione sono ben diverse.
Chi ha iniziato nei grandi American bar classici ha coltivato un modus vivendi , fatto di savoir faire e gestualità che incanta. Ora si é un po perso questo modo di lavorare, te hai rimpianti, ti manca oppure guardi al futuro
io guardo sempre al futuro, per me accogliere e pormi in modo corretto è la regola base, poi farlo in locali di lusso con prodotti di alto livello è una grande soddisfazione personale, oltre al permettermi di confrontarmi con clientela esigente e colta dalla quale riesco ad ampliare la mia conoscenza e cultura.
Consigli per un ragazzo/a che si affaccia in questo affascinante universo?
leggere il mio libro ovviamente ! Scusa la battuta, diciamo che ho già risposto nelle precedenti domande… la caratteristica principale dovrebbe essere l’umiltà
Quali saranno i trend per il futuro?
non ho idea dei trend certi, ma spero che in Italia si arrivi ad affiancare alla ristorazione il mondo del bar con barman professionisti. Porto ad esempio Montecarlo, dove si mangia bene, si beve meglio! Non esiste un ristorante di livello senza la zona bar con barman, in Italia siamo ancora al ragazzino commis che porta da bere e non sa proporre un aperitivo al ristorante pensando erroneamente che non sia importante quando invece potrebbe stravolgere il fatturato in positivo del locale.
La tua bevanda miscelata e Spirit preferiti, e perché?
Non ho un drink preferito, amo il buon bere e lo adatto al contesto ed alle persone con cui mi trovo
Una volta erano i Gins, ora stanno andando forte i mezcals, cosa puntare per un domani?
puntare sulla varietà di prodotti, un ventaglio di proposte con brand di target superiore, non cadere nella banalità.
Hai girato il mondo, conosci la clientela in tutte le sue sfaccettature dove ti sei trovato meglio a livello umano e professionale?
il locale che mi ha dato e dai ho preso di più è senza dubbio l’essere stato capo barman al Ristorante Cipriani di Monaco. Regole di preparazione e servizio rigidissime, breafing dello staff ogni inizio servizio in inglese, inventario ogni settimana… clientela internazionale di altissimo livello ed il bar è il fulcro del locale, pensa che facevamo una media di 250 Bellini a sera!!! Giacca bianca e mai una macchia!!! Essere al centro di un locale di questo livello, coordinare il bar staff, passare la serata a parlare in tre lingue diverse e sempre con il sorriso ed un entusiasmo per esserci è una grande soddisfazione perché vuole dire che tu hai fatto i passi giusti.
Sigari e la loro modalità di abbinamento: distillati o vino?
sigari e distillati indubbiamente , rum e cognac ed intendo prodotti con un invecchiamento adeguato.
La tua più grande gioia?
la mia più grande gioia è cercare di essere un esempio per i miei figli, cercando sempre di correggere gli errori che ogni genitore possa fare
Il tuo più grande rimpianto?
professionalmente non ne ho
I tuoi migliori bar del bere bene?
i migliori bar dove bere bene sono quelli dove sedendoti al banco hai di fronte una persona preparata ed empatia
I tuoi migliori barman?
non posso fare per non dimenticare qualcuno, ho talmente tanti colleghi amici che non vorrei fare dei torti a nessuno
Vino e cocktails é possibile?
vini e cocktail si, ho aperto il quinto ristorante Antinori nel mondo. Il primo con cocktail bar, dal negroni al tignanello, dal Martini al bruciato… insomma certo che si
Come vedi l’evoluzione del settore bar- ristoranti- sommeliers e barman dopo questo duro periodo di confinamento dovuto al Covidis 19?
l’evoluzione in questo periodo sarà lenta e graduale soprattutto per il nostro settore
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Posted on 3 Maggio 2020
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